I rivestimenti o coating per calcestruzzo sono prodotti finalizzati ad ottenere uno strato protettivo continuo sulla superficie del calcestruzzo, con spessori variabili in genere da 0,1 a 5,0 mm; possono essere di natura polimerica, cementizia o costituiti da leganti idraulici polimero modificati.
Prove di identificazione del prodotto: colore, aspetto, massa volumica, spettro infrarosso, equivalente epossidico, sostanze volatili, tempo di scorrimento, viscosità, lavorabilità.
Classificazione del prodotto mediante esecuzione di prove di espansione termica, resistenza all'abrasione, permeabilità all'anidride carbonica, permeabilità all'acqua in fase liquida e in fase vapore, adesione al supporto, resistenza ai cicli di gelo e disgelo, sole e pioggia, cicli termici in presenza di sali disgelanti, shock termico, resistenza chimica, crack bridging, resistenza all'urto, resistenza allo scivolamento (skid resistance), comportamento antistatico, resistenza all'invecchiamento, protezione dai cloruri.
Le prove di resistenza all'abrasione sono realizzate con macchine TABER.
Le prove di invecchiamento accelerato prevedono l'impiego di macchine dedicate ad alta tecnologia, le prove PULL-OFF e di resistenza all'urto permettono una classificazione dei prodotti per il rivestimento del calcestruzzo.
Le prove di resistenza agli agenti chimici prevedono l'aggressione con diverse concentrazioni, la resistenza allo scivolamento va misurata con lo SKID-TESTER.
Le prove di crack-bridging, statico e dinamico, sono finalizzate alla verifica della capacità del rivestimento di fare da ponte a fessurazioni che si vengono a creare nel calcestruzzo, garantendone la protezione e l'impermeabilità.