Indagini geoelettriche: si basano sull’immissione di
correnti elettriche nel terreno con due o più elettrodi, detti “elettrodi di
corrente”, e sulla misura della tensione (differenza di potenziale) tra altri
due elettrodi, detti “di potenziale”.
A seconda della distanza reciproca tra gli elettrodi che immettono la corrente e gli altri due che la misurano si possono investigare profondità sempre maggiori di terreno.
Il parametro che viene misurato è la resistività elettrica che dipende dalla porosità, dalla permeabilità e dal contenuto ionico dei fluidi di ritenzione.
I principali campi di applicazione dei metodi geoelettrici sono:
- ricerca di acqua;
- modellazione degli acquiferi;
- studi di vulnerabilità delle falde;
- mappatura della permeabilità dei terreni;
- monitoraggio ingressione marina nelle falde;
- analisi bi-tridimensionale del sottosuolo;
- individuazione delle successioni alluvionali;
- studi per la bonifica ambientale;
- valutazione estensione e spessore discariche;
Attrezzature DIMMS Control SpA
Georesistivimetro Iris Syscal a 96 canali per acquisizioni 2D, 3D, in Foro e non convenzionali
Sonda multiparametrica Hanna Instruments per misura della conducibilità, temperatura e potenziale redox dei fluidi
Sw: Ertlab, Res 3D inv Electre pro, Prosys